mercoledì 9 ottobre 2019

L’arte rende visibile l’invisibile

Tratto dal NelFuturo.com

L’arte rende visibile l’invisibile. Paul Klee

A volte il linguaggio verbale appare limitato, mentre l’espressione artistica riesce a superare le nostre difese e le barriere sociali e morali. Ci permette di scrutare dentro lo scrigno che contiene l’anima.
Pensieri, sentimenti, esperienze, anche traumi, attraverso l’espressione artistica vengono alla luce;  facendo ricorso alla nostra fantasia riusciamo a vedere oltre la realtà contingente, aprendoci verso altri mondi possibili.
Provare a fare come Alice nel Paese delle Meraviglie, che attraverso la porticina dell’albero entra nella dimensione della tana del Bianconiglio, aggirando gli ostacoli e coraggiosamente entrare, saltando all’interno di quel magico mondo con intelligente incoscienza. 
Diventa una sorta di terapia, terapia dell’arte, che può avere varie forme: pittura, scultura, musica, teatro, danza…
In fondo basta un po’ di fantasia ed immaginazione, e attraverso l’arte verso la quale si è più predisposti, si può imparare a vivere meglio: l’arte diventa come una stella che brilla di luce tutta sua, che è bella proprio perché preziosa e unica.
Ognuno di noi ha delle potenzialità creative, si tratta di avere il coraggio di esprimerle e far diventare il nostro immaginario emotivo, in immaginario visibile e condivisibile. 
Non è difficile, è un atto che ci è connaturale.  
Pensate alla Preistoria: l’uomo ha sempre avuto la necessità di manifestare il proprio mondo interiore…
Attraverso il colore, e forme, i suoni, possiamo esprimere tutto quello che sentiamo e che non per tutti è facile esternare col linguaggio verbale.
L’arte ci permette un’espressione spontanea ed istintiva di noi stessi, che può non passare attraverso l’intelletto.
Nel fare arte ognuno di noi esprime la sua sensibilità estetica che va oltre l’espressione della bellezza puramente artistica ed estetica.
Creatività, fantasia, intuizione, percezioni sensoriali, contribuiranno a renderci capaci di esprimere quello che abbiamo in mente e ci condurranno ad esprimere, con tutto il nostro essere, la nostra esistenza : felice, infelice, gioiosa, tormentata…
Così pittura, musica, danza, teatro  diventano modi espressivi che favoriscono la conoscenza di sé stessi e delle proprie potenzialità. Impariamo ad esprimerci con fantasia, immaginazione e libertà.
In questo modo ci disponiamo ad un approccio alla vita migliore.
A questo proposito, vi ricordo come viene concepita la figura dell’artista nel Rinascimento.
Viene concepito come persona dotata di grande sensibilità e l’opera d’arte come strumento quasi terapeutico, che gli permette di esprimere una realtà fantastica che, se non espressa, l’avrebbe potuto portare alla follia. 
Visti i risultati del patrimonio artistico rinascimentale credo di poter essere convincente con la mia “speculazione” …

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